Cosa ci ha lasciato il Draft 2025 dei Denver Broncos
L'analisi del presidente sulla tre giorni di Green Bay
Green Bay, che spettacolo!
La tre giorni di Green Bay penso sia stata uno degli eventi più incredibili che io ricordi, forse la miglior edizione mai vista da quando io ho memoria. Un mare umano di persone, tutte lì ad aspettare l’annuncio di un giocatore senza sapere se avrà un impatto positivo sulla propria franchigia, ma accolto come se fosse un Hall of Famer.
Brava la NFL, bravo Goodell a rendere il Draft un evento ancor più interessante e soprattutto di intrattenimento per i tifosi.
Veniamo ai Broncos. Proviamo a parlare di cosa questi tre giorni ci hanno lasciato.
🔥 "Fuck the Experts"
La prima cosa direi è il messaggio che il duo Payton e Paton ha lanciato, che io battezzerò con “Fuck the experts”.
Settimane e settimane a speculare, parlare su cosa i Broncos avrebbero fatto in questo Draft ed alla fine si è concretizzato lo scenario meno realistico.
Ascoltando anche la press conference post primo giorno, il duo ha mandato un messaggio chiaro a tutti: nessuno ha idea di cosa sta parlando quando si tratta di Draft.
Hanno ragione: da quando c’è Payton, i Broncos hanno fatto tutto il contrario di tutto, anche grazie al fatto che hanno lasciato smokescreen a manetta.
Volendo allargare il discorso: chi è al di fuori di una squadra NFL non ha nemmeno idea delle dinamiche che ci sono per scegliere un giocatore.
È una teoria che onestamente sposo. Possiamo discutere, parlare, ma non avremo mai la conoscenza che porta a una pick come le squadre NFL.
Non dico che siano infallibili, anzi, ma sicuramente sbagliano meno di noi.
🧠 Leadership is the keyword
È il termine da usare, secondo me, per questa classe di rookie. Barron, Harvey, Bryant, Robinson, Jones: tutti giocatori che sono stati leader al college, capitani, carismatici e dalla work ethic immacolata (stando alle parole di Paton e Payton).
Sicuramente la scelta di Barron ha fatto discutere, ma sposo tutta la vita l’idea di aver preso un giocatore che secondo i Broncos era da top 10 alla 20.
Barron ha tutto per poter essere un giocatore devastante al piano di sopra e darà tanta flessibilità alle scelte difensive di VJ.
Nei giri successivi la strategia che si è provato a mettere in piedi era quella di prendere un TE al secondo round e risalire per Harvey.
Una volta che i TE sono andati, i Broncos hanno giustamente deciso di scendere, recuperare pick, e prendere comunque RJ Harvey, utilizzando il capitale recuperato per selezionare anche Pat Bryant e Sai’Vion Jones.
Harvey di primo acchito mi ha ricordato Darren Sproles per caratteristiche fisiche e tecniche, Bryant invece è più una sorta di Tim Patrick e Jones un piccolo Zach Allen.
Robinson è stata una pick curiosa: ha tutte le skills per essere uno Special Teamer dominante, ma anche per crescere come pass rusher in un paio d’anni.
Sul punter, è una pick che ci sta, visto cosa abbiamo a roster.
Lohner è una pick intrigante, è tutto da costruire e servirà del tempo prima che sia pronto.
Un Draft intrigante fatto da grandi atleti oltre che da leader, sicuramente un Draft in pieno stile Payton, con nomi che in pochi si aspettavano — ma se li hanno scelti, la board era così.
🏆 Bo Nix is the Winner
Dirò una cosa forte, ma il vero vincitore di questo Draft potrebbe essere il nostro QB.
Chi leggerà dirà: "Non gli hanno preso un playmaker al primo round, come fai a dirlo?"
Beh, la prima risposta è che, al netto di Engram, nemmeno in Free Agency hanno preso altri playmaker, nonostante ci fossero materiale e soldi.
Al Draft i Broncos hanno preferito rimanere fedeli alla loro board e prendere Barron, nonostante fossero disponibili una lunga lista di WR e RB.
Il punto è che i Broncos sono più confidenti di noi nella crescita di Bo Nix e nel fatto che lui possa migliorare tutti quelli intorno a lui.
Inoltre, una grande difesa è un grande aiuto ad un attacco che funziona.
I Broncos, oltre ad Engram, non hanno mai prioritizzato il fatto di voler dare un altro go-to guy a Bo perché credono che sia proprio il nostro QB il vero go-to guy di questa squadra.
🥊 La rivincita di George
Dopo anni difficili del nostro GM, con quel 27 dicembre 2022 fatale per lui, Paton ha saputo lavorare e ricostruirsi all’interno dei Broncos, soprattutto consolidando un rapporto importantissimo con Payton.
L’offseason non è stata facile per Paton, che ha visto perdere diversi collaboratori di prima fascia (tra cui Mougey), e ha dovuto districarsi nel riempire lo staff e rivedere tutti gli assegnamenti interni, che erano consolidati negli anni scorsi.
Nella tre giorni di Draft ha convinto il nostro HC a fare la sua prima trade down da quando è HC, simbolo di carisma quando condividi la stanza con un personaggio come l’ex Saints.
Paton ha ritrovato una sua dimensione all’interno dei Broncos, ed è tornato ad essere uno dei piloti di questa squadra, condividendo ogni scelta con Sean Payton.
Se torniamo indietro al 2023, e guardiamo dov’era Paton e dov’è oggi, possiamo raccontare una vera storia di redenzione per il nostro GM.
Questo non cancella la caotica gestione Hackett-Wilson, ma sicuramente cambia la percezione.
Paton non è ancora vicino alla scadenza del contratto, ma sta mettendo le basi per rimanere a Denver.
E anche se dovesse andare via, avrebbe tutto per essere un candidato importante per un’altra franchigia NFL.
💪 Come stanno questi Broncos?
I Broncos, come qualsiasi altra squadra NFL tranne i Titans, escono come sono entrati.
Da un mio punto di vista c’era chiarezza nel pre-Draft. È vero che c’era l’incognita RB, ma tutti i reparti erano sostanzialmente consolidati.
Sul RB il fatto che i Broncos siano rimasti molto statici ha fatto pensare.
Come anche le parole di Payton: credono in Estime, McLaughlin può essere un ottimo RB per cambiare ritmo, e l’obiettivo era completare il reparto e trovare quel talento per elevarlo.
Entriamo nella parte di OTA in cui, al netto dei RB, non ci saranno position battle se non secondarie, sintomo di come si è lavorato bene precedentemente.
L’aggiunta di Barron, Jones, Robinson dà profondità in reparti in cui abbiamo faticato lo scorso anno nel momento in cui si è avuto un singolo infortunio, oltre a prepararci ad eventuali addii futuri.
Nel pre-Draft, gli analisti vicini a Sean Payton hanno detto che quest’anno si apriva la finestra Super Bowl per i Broncos.
Non è un roster perfetto, manca qualcosa in termini di talento puro, ma possiamo dire tranquillamente che è il momento di puntare in alto.